Su questo blog, mi sono certamente fatto odiare per i miei articoli che sottolineavano anche dal punto di vista tecnico, ciò che pensavo (e penso tutt’ora) di Windows 8, soprattutto in ambito PC: un ambizioso progetto per modernizzare i computer per l’era dei tablet, ma al momento è solo un grossolano ibrido che ha più ombre che luci.
A dirlo, stavolta non sono io, ma la stessa Microsoft per voce di Tammy Reller, capo del dipartimento marketing e finanza, in una intervista riportata l’altro ieri in prima pagina sul Financial Times, la quale afferma che nel prossimo rilascio di Windows (nome in codice Blue) che avverrà prima della fine dell’anno, “ci sarà un passo indietro per poter andare avanti …”.
Tammy Reller, quindi afferma che alcuni elementi chiave del software verranno rivisti a causa delle difficoltà incontrate dai clienti nell’utilizzare la piattaforma.
Ovviamente non lo dice chiaro e tondo ma è ovvio che si riferisce alla nuova interfaccia ModernUI “imposta” per forza agli utenti, anche dei normali PC ai quali ha causato più danni che vantaggi, (non cominciamo con il solito “basta installarsi il programmino per riavere il desktop”, perchè altrimenti mi tengo Windows 7 che va benissimo …) con il risultato di avere un pessimo gradimento, soprattutto da parte dei business users (tra cui io), che hanno snobbato praticamente l’update dalla versione 7 (ma io ho resistito con la 8 ) e dei normali utenti, (americani in primis), chiaramente in difficoltà ad abituarsi a tanti cambiamenti, che certamente risultano più intuitivi con i tablet e smartphone, piuttosto che in ambito PC, i quali hanno ancora tastiera e mouse per funzionare, anche se oggi ci sono soluzioni “più creative” (vedi Leap Motion).
Soprattutto per questi ultimi, il mercato ha subito un grosso tracollo oltre che per la crisi, anche proprio per colpa di Windows 8, dicono gli analisti, e anche in ambito tablet non c’è da stare allegri, perchè secondo gli addetti ai lavori, nel primo trimestre dell’anno, Microsoft avrebbe venduto solo 900 mila esemplari del Surface, mentre gli 1,8 milioni di tablet che usano Windows 8 o Windows Rt al momento, rappresentano meno del 2% del mercato.
A proposito del mercato dei tablet, sempre Tammy Reller, auspica un accordo con gli OEM per riuscire a produrre hardware a prezzi più competitivi, poichè uno dei grossi impedimenti alla diffusione del Surface Pro e compagnia, è stato proprio il prezzo alto, poichè spendere 900$ (se non di più) per un tablet, quando un ultrabook completo di tutto, costa almeno un terzo di meno, non è certamente un incentivo all’acquisto o il modo di fare concorrenza ad Apple.
Il Financial Times parla quindi senza mezzi termini di un fiasco colossale, paragonandolo a quello di quasi trent’anni fa della New Coke, ritirata dal mercato dopo 3 mesi, per il pessimo gradimento delle persone che amavano il sapore della Coca Cola originale, mentre invece con la New Coke, sembrava di bere un surrogato della Pepsi e proprio per questo ci fu un vero e proprio rifiuto da parte degli estimatori.
A differenza della Coca Cola, il colosso di Redmond ha impiegato 7 mesi per ammettere i suoi errori, e certamente rappresenta un bruciante smacco per Steve Ballmer che ad ottobre aveva puntato tutto su un successo globale delle sue idee creative.
Spezzo comunque una lancia a favore di Ballmer per aver avuto il coraggio di rischiare su qualcosa di nuovo, in un momento di ristagno per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche, ma ora è necessario porre rimedio a quello che rischia di essere il flop più clamoroso della storia di Microsoft dopo Windows Vista …
L’installato dei PC classici è ancora enorme e il mercato non è pronto ad un cambiamento così radicale con il quale Microsoft ha cercato di mettersi al pari di Apple, e tanto per dirne una, il giudizio di Tim Cook, CEO di Apple su Windows 8 è stato: “Windows 8 è come la combinazione di un tostapane e un frigorifero – qualcosa che, pur tecnicamente possibile, probabilmente non sarà piacevole per l’utente”.
Seppure Tim Cook non mi è affatto simpatico, gli ho dovuto dare ragione, anche se molti di voi non erano d’accordo con me, e la mia è sicuramente un’opinione personale e soggettiva, certamente non condivisibile da tutti, ma questa ammissione pubblica della stessa Microsoft, mi ha confermato che i miei non erano proprio pensieri campati in aria.
Microsoft ha anche dovuto ammettere una serie di altri scivoloni legati al lancio di Windows 8 tra cui l’insufficiente formazione del personale di vendita.
Io ho tutt’ora Windows 8 sul mio notebook di lavoro, perchè ho deciso di farlo funzionare come dico io, (anche se è una vera guerra), e aspetto con ansia il nuovo rilascio, che spero, terrà conto che l’era dei tablet a sostituzione dei PC non è ancora arrivata del tutto e sono sicuro che una convergenza tra i due mondi ci può essere in termini più “soft”. So che Microsoft farà tesoro dei suoi errori, io (e il mio PC) aspettiamo con ansia !