È vero che bisogna andare su su al nord, quasi in Francia per trovarla, ma esiste. È la prima scuola italiana “total tablet”, uno dei più avanzati esperimenti di utilizzo di strumenti hi-tech nel mondo dell’istruzione. La scuola in questione è l’Istituto Frejus, un istituto particolare già nel suo indirizzo visto che nasce per formare l’amministrazione, la finanza ed il marketing con un particolare focus sullo sport.
La differenza tra gli studenti di questo istituto e quelli di altre scuole italiane la si nota subito, già posizionandosi la mattina all’ingresso; si nota infatti che, se nelle altre scuole i ragazzi entrano con borse e zaini carichi all’inverosimile di libri e quaderni, al Frejus sono molto più disinvolti visto che la loro dotazione totale in termini di materiale di apprendimento è limitata ad un comune tablet.
Il merito di questo primato della scuola di Bardonecchia è tutto nel suo Preside, il Prof. Valentini, già docente di matematica, da sempre sperimentatore di nuove soluzioni alternative a quelle dell’insegnamento tradizionale.
La sua non è stata una battaglia facile anche perché oltre che con la burocrazia, la sua spinta innovativa si è dovuta scontrare anche contro la refrattarietà di alcuni docenti. Oggi però quella battaglia sembra vinta e nell’istituto un po’ tutte le lezioni vengono erogate tramite la piattaforma Multimediale Samsung School.
Si tratta quindi di un nuovo approccio, per certi versi paragonabile a quello adottato già da diversi anni da parte degli atenei telematici dove volendo, è possibile raggiungere la propria laurea online in economia, iscrivendosi al corso telematicamente appunto e seguendo tutte le lezioni da casa.
In questi atenei gli studenti sono provvisti con una piattaforma di e-learning che consente loro di rivedere a qualsiasi ora la registrazione delle lezioni tenute in aula dai docenti; sulla stessa piattaforma è inoltre disponibile tutto il materiale didattico di cui gli stessi studenti hanno bisogno per seguire i vari corsi erogati.